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1) Dizion. 5° Ed. .
ANCHE e ANCO
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Dizion. 5 ° Ed.
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ANCHE e ANCO.
Definiz: Congiunzione copulativa, che importa continuazione o accrescimento, e vale Pure, Eziandio.
Molto probabilmente dal lat. atque o ac, inseritavi una n. Affine ad essa è pure il germ. auch. –
Esempio: Dant. Inf. 7: Maestro, dissi lui, or mi di' anche.
Esempio: E Dant. Inf. 12: Era lo loco ove a scender la riva Venimmo, alpestro; e per quel ch'ivi era anco, Tal, ch'ogni vista ne sarebbe schiva.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 329: Anche dite voi, che vi sforzerete, e di che?
Esempio: Stor. Barl. 44: Anco voglio che tu mi dichi se questa dottrina che tu m'insegni è dottrina antica.
Esempio: Cas. Pros. 2, 58: E più dicevole è a donna, e anco ad uomo costumato, nominare ec.
Esempio: Galil. Op. astronom. 4, 153: Si attribuisce anco falsamente l'invenzione de' loro movimenti periodici.
Esempio: Red. Esp. Insett. 119: Egli è anche vero, che le piante si nutricano, crescono e producono seme.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 150: Io voglio essere con V. Reverenza anche più gentile,.... chiedendole in una forma che cominci con apparenza di regalare.
Definiz: § I. E Avverb. di tempo, lo stesso che Ancora, Tuttora. –
Esempio: Dant. Inf. 22: Io vidi, ed anche il cuor mi s'accapriccia, Uno aspettar ec.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. 1, 135: E la terza settimana, essendo anche digiuno, vide ec.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. appr.: E l'altra settimana, digiunando anche, addormentossi un poco.
Esempio: Pass. G. Cr. 52: Ver li discepol poi Gesù si riede, E tutti li trovò anco dormire.
Definiz: § II. Per Di nuovo, Un'altra volta. –
Esempio: Dant. Inf. 34: Sì che in Inferno i' credea tornar anche.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 110: E fatto questo, vennegli anche quella voce, e dissegli ec.
Esempio: E Cavalc. Att. Apost. 101: Pregarongli quegli Giudei, che tornassero lo sabato seguente a dire anche, e ripetere le predette parole.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 162: Guido voltosi disse: Tu ne vuoi pur anche? Vattene a casa per lo tuo migliore.
Definiz: § III. E vale Per anche, Per ancora; e si usa per lo più colla negativa. –
Esempio: Rim. ant. F. Rinald. Aquin. 1, 219: D'amor vi fui servente, Nè della vostra amistate Non ebbi anche guiderdone.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 352: E vedendo io misero, quando uscii fuori, costei, non pensando anche lo 'nganno del nimico,.... sì le dissi ec.
Definiz: § IV. E nel discorso familiare si usa come particella affermativa e accrescitiva, in signific. di Veramente, Certamente. –
Esempio: Gell. Err. 4, 1: Tu di' anche il vero; ma e' bisogna che ec.
Esempio: Grazz. Comm. 129: Ei gli vuole [certi ducati] anche per lui; e ha ragione, avendo durato fatica a guadagnarli.
Esempio: Fag. Comm. 1, 196: Tutta questa roba è in essere; si può chiamare gli stimatori e farla stimare, acciò io vi renda il resto. A. Tu faresti anche bene, se t'avessi coscienza.
Esempio: Nell. Iac. Forest. 1, 5: Ella dice saviamente, nè io mi allontanerò mai da' suoi precetti. S. Farai anche bene.
Definiz: § V. Preceduto da una o più particelle negative, eziandio con parole interposte, vale Nè meno, Nè pure, Nè tampoco. –
Esempio: Cavalc. Discipl. Spir. 168: Per giusto giudizio di Dio avviene che il peccatore, che, mentre visse, non si ricordò di Dio, ora, mentre che muore, non si ricordi anche di se medesimo.
Esempio: Car. Lett. var. 117: Io non ho tempo pur di chiuder gli occhi per dormire, non che di leggere le ciance e le frenesie di quest'uomo, e rispondergli poi, quando io nè anco l'intendo.
Esempio: Lipp. Malm. 6, 42: Error, che nol farebbe anco un cavallo.
Esempio: Red. Esp. Insett. 72: Del che non vi parlerò di vantaggio, siccome nè anco dell'industria e del maraviglioso artifizio.
Definiz: § VI. Anche e Anco, si usa in senso di Altro, pronome relativo, e spesso avanti ad un nome numerale; onde il modo Andar per anche, Tornar per anche, e simili, che vagliono Andare, Tornare per altri. –
Esempio: Vill. M. 3, 193: E costoro, con anche dieci di loro seguito, fece morire.
Esempio: E Vill. M. 3, 301: Mandò per certi cittadini,.... e avendo i primi, mandò per anche, e raunonne in sua forza centoventi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 31, 91: Portarne via non si vedea mai stanco, Un vecchio, e ritornar sempre per anco.
Esempio: Grazz. Pros. 277: Che avevi tu paura? forse che io non mi imbracassi? io so che non ne avanzerà: or va' e ritorna per anche.
Definiz: § VII. Trovasi per Oramai, Finalmente. –
Esempio: Tass. Gerus. 5, 59: Deh, per Dio, sian gli sdegni anco forniti.
Definiz: § VIII. Anche che, Anco che, lo stesso che Ancorchè. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 139: Specchio della mente è la faccia; e gli occhi, anche che tacciano, confessano li segreti del cuore.
Esempio: Capp. G. Tum. Ciomp. 231: Il proposto allora lo domandò e disse: dimmi, anco che questa gente si levi, che vogliono eglino dalla Signoria?
Definiz: § IX. Anche od Anco, posto innanzi ad un infinito con la preposiz. A frapposta, come Anche a volere o Anco a volere, Anche a fare o Anco a fare, e simili, vale Benchè si voglia, Quantunque si faccia, e simili. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 10, 32: Ma que' nostri paesi son sì tristi, Che non si può rubare anco a volere.